Bici da corsa e da strada
La bicicletta da corsa è progettata per viaggiare su strada. Le sue caratteristiche più importanti sono il peso contenuto e l’aerodinamica grazie alle quali è possibile raggiungere e mantenere velocità molto elevate. Essendo modelli concepiti per corridori ed agonisti generalmente montano rapporti molto duri che richiedono necessariamente un buon allenamento di base per poter affrontare salite di una certa difficoltà.
Non nasce per il cicloturismo, e non è il modello ideale per chi ama fare viaggi in bicicletta: non è infatti predisposta al montaggio del portapacchi e sia il manubrio sia la posizione aerodinamica e il telaio molto rigido non garantiscono una straordinaria comodità.
I modelli più adatti al cicloturismo sono senza dubbio le city bike o bici ibride, tuttavia l’innegabile fascino della bici da corsa fa si che resti il nostro modello preferito e, con qualche piccola modifica, che qualunque bravo meccanico può fare, un ottima compagna di avventura per i nostri e per i vostri viaggi in bici.
Vediamo nel dettaglio i componenti per ognuno dei quali indicheremo alcuni consigli per rendere tale modello adatto ad affrontare viaggi cicloturistici.
Telaio delle bici da corsa
Il telaio è l’ossatura della bici ed è fondamentale che sia della misura giusta al fine di mantenere la giusta posizione in sella. La misurazione che si effettua per valutare la giusta “taglia” è l’altezza dell’inforcatura: la distanza che corre dalla pianta del piede al cavallo.
I diversi modelli e marche misurano l’altezza del telaio con diverse unità di misura: potrete trovare telai misurati in centimetri, pollici o secondo la dicitura Small, Medium, Large, Extra Large. La tabella sottostante vi permetterà di scegliere il telaio adatto alla vostra altezza in tutti e tre i tipi di misurazione.
Altezza inforcatura
75-78 cm
79-82 cm
83-86 cm
87-90 cm
Telaio cm
48-51
50-54
53-57
56-60
Telaio pollici
14-16
16-17
17-18
19-21
S, M, L, XL
S
M
L
XL
Il telaio è il componente che più di ogni altro influenza la posizione che terrete in sella, una misura sbagliata comporterà dolori muscolari soprattutto al collo e alla schiena.
La tabella che vi abbiamo mostrato è un buon punto di partenza nella scelta del telaio, ma il nostro consiglio è quello di rivolgersi a un rivenditore di fiducia che può valutare e consigliarvi con appositi strumenti il modello più adatto alle vostre esigenze.
Se volete approfondire il tema delle misure ideali del telaio e dell’altezza della sella per massimizzare l’efficienza della pedalata, il confort e ridurre al minimo i rischi causati da una posizione sulla sella errata visita la pagina del sito: “scelta del telaio e le regolazioni della bici”
Abbiamo detto che la bici da corsa è un modello che nasce per il ciclismo professionistico con esigenze di prestazioni che hanno spinto le case produttrici a ricercare materiali capaci di abbinare sempre più aerodinamica, robustezza e leggerezza.
La scelta del materiale da utilizzare per il telaio è il fattore che più incide sul costo finale del mezzo.
I principali materiali usati per la costruzione dei telai sono tre:
il carbonio, materiale molto leggero montato su biciclette di fascia alta che, grazie all’estrema leggerezza, garantisce ottime prestazioni soprattutto in salita;
l’alluminio, materiale di fascia media, più robusto e meno costoso del carbonio, montato ormai sulla maggior parte delle biciclette di fascia media;
l’acciaio, materiale molto più pesante sempre meno utilizzato.
Come detto all’inizio di questa sezione, i telai da corsa non sono predisposti per montare portapacchi, tuttavia si può ovviare a tale problema in diversi modi:
facendosi fare da un meccanico dei piccoli fori sul telaio subito sopra i pignoni (il metodo più sicuro e stabile, ma che vi obbliga a forare il telaio);
collegandolo al telaio con delle fascette di plastica o di ferro; acquistando portapacchi che si collegano al solo tubo della sella.
Ruote, cerchi e copertoni nelle bici da strada
Le ruote in una bici da strada sono composte da mozzi, cerchi, raggi, camera d’aria e copertone (o copertoni tubolari).
Il mozzo
È il componente che fa da perno alla ruota, ne permette la rotazione e la tiratura dei raggi.
I cerchi
Sono ovviamente la parte fondamentale della ruota, principalmente costruiti in alluminio devono garantire stabilità, leggerezza e ottima aerodinamica.
Le principali caratteristiche sono il profilo e il diametro. In base all’altezza del cerchio guardato di profilo possiamo avere cerchi a basso, medio o alto profilo.
I cerchioni a basso profilo sono i più diffusi, hanno un altezza intorno ai 2 cm, hanno nella leggerezza e nell’elasticità che permette di attutire le vibrazioni i loro punti di forza; nella poca robustezza il punto debole principale. Tendono infatti a deformarsi con una certa facilità rendendo necessaria una particolare attenzione alla tiratura dei raggi.
I cerchioni ad alto profilo si caratterizzano per un’altezza intorno ai 5-6 cm e nasce dalla necessità di ridurre i riflussi d’aria garantendo maggiore stabilità e aerodinamica nella pedalata. Le caratteristiche principali sono la robustezza (che offre la possibilità di diminuire notevolmente il numero di raggi) e l’aerodinamica; di contro l’eccessivo peso e la poca elasticità che impedendo l’attutimento delle vibrazioni, rende la pedalata piuttosto scomoda.
Cercando di limare pregi e difetti dei due modelli sopra descritti è stato trovato con i cerchi a medio profilo un buon punto di incontro fra robustezza, rigidità, comodità e aerodinamica. Un’altezza di 3-4 cm infatti garantisce un peso non eccessivo, un’accettabile rigidità e una buona comodità di pedalata tanto da risultare ad oggi i cerchi più utilizzati.
Per quanto riguarda il diametro dei cerchi lo standard è 28 pollici (700 mm). Tuttavia esistono anche biciclette, soprattutto per donne o per particolari esigenze di gara che montano cerchi di 26”.
I raggi
Hanno la funzione sia di mantenere stabile e fluida la rotazione del cerchio che quella di sorreggere e attutire il peso del ciclista e le sollecitazioni provenienti dal terreno. Il numero di raggi utilizzati non è standard. L’idea di fondo è quella di trovare il giusto compromesso fra leggerezza del mezzo e stabilità: troppi raggi renderebbero la bicicletta molto pesante e troppo soggetta alle turbolenze, pochi raggi renderebbero fragile il cerchio e eccessive le vibrazioni.
Generalmente la ruota posteriore monta un numero di raggi superiore a quella anteriore (ad esempio bici amatoriali possono montare 18 raggi anteriori e 20 posteriori, mentre in modelli professionali possiamo trovare 22 raggi anteriori e 24 posteriori).
Copertoni e camera d’aria
L’esigenza di avere scarso attrito al terreno fa prediligere nelle bici da corsa copertoni molto fini e lisci gonfiati ad alta pressione.
La misura della larghezza del copertone è presa considerando la sezione.
Nei modelli molto performanti troviamo montati copertoni di 19 o 20 pollici.
Il nostro consiglio, rivolto a chiunque si avvicini al cicloturismo, è quello di montare copertoni ben più larghi (minimo del 23 molto meglio 26-28). La minima perdita di velocità causata dall’attrito è ampiamente ripagata dalle minori forature e dalla maggiore comodità.
Freni
Nelle bici da strada il modello più diffuso sono ancora i freni ad archetto: modello molto semplice caratterizzato da due archetti in lega uniti da un perno che una volta azionati si chiudono causando la frenata attraverso l’attrito dei pattini sulla pista frenante del cerchio.
Per la vostra sicurezza è importante che vi sia una buona modulazione della frenata. Per avere questo assicuratevi che non dobbiate tirare completamente della leva del freno per arrestare la bicicletta.
Cambio e rapporti biciclette da corsa
Parte meccanica fondamentale nelle bici da corsa permette di variare l’intensità e la durezza della pedalata.
I componenti da cui è composto sono le leve di azionamento, il deragliatore anteriore e posteriore, i pignoni e le corone.
Le leve del cambio, poste generalmente accanto alle leve freno, sono collegate al deragliatore con un cavo. Una volta azionate il movimento del deragliatore sposta la catena sui diversi pignoni e corone.
L’unità di misura tanto del pacco pignoni quanto delle corone anteriori è data dal numero di denti che li compongono.
Il rapporto fra il numero dei denti della moltiplica anteriore e il numero dei denti del pignone posteriore, moltiplicato alla circonferenza della ruota permette di scoprire lo sviluppo metrico del rapporto utilizzato.
I rapporti lunghi sono quelli che permettono di sviluppare molti metri con una pedalata, richiedono molta forza e sono ovviamente adatti alla pianura; di contro, i rapporti corti permettono una maggiore agilità di pedalata e sono utilizzati soprattutto per la salita.
La scelta del giusto mix di rapporti è fondamentale nel valutare il modello da acquistare.
Come detto all’inizio, la bicicletta da corsa nasce per garantire prestazioni elevate: di serie vengono quindi solitamente montati rapporti molto duri (2 corone, la grande di 52-53 denti e la piccola di 39-41 denti e 10 pignoni posteriori che variano fra gli 11 denti e i 27) che in mancanza di un adeguato allenamento possono creare difficoltà soprattutto in salita.
Il nostro consiglio per chi ama il cicloturismo senza essere un ciclista professionista è quello di acquistare modelli con rapporti più agili.
Un ottima soluzione è data dalle bici, ormai molto diffuse, che oltre alle due corone standard montano una terza corona di dimensioni inferiori (ad esempio 30 denti), in modo da avere una gamma completa di rapporti che possa permettervi di affrontare al meglio i tratti di pianura e di non soffrire sulle salite molto dure.
Su modelli progettati con due corone è però molto complesso aggiungerne una terza, in tal caso una buona soluzione è quella di montare il sistema di corone compact: le corone rimangono due ma al posto dello standard 52-41 viene montata una corona di dimensioni molto inferiori che permette di affrontare al meglio le salite. Le misure classiche delle corone compact sono 48-50 / 34-36.
Sella
Dalle vecchie selle in cuoio sono stati fatti enormi progressi. Ormai ne esistono di modelli, forme e materiali per tutti i gusti.
Caratteristica principale è ovviamente la comodità di seduta e la sottigliezza in modo che non intralci la pedalata e non crei attrito alle cosce.
Modelli recenti presentano un foro nella parte centrale con lo scopo di diminuire la pressione della zona perineale evitando lo schiacciamento della prostata.
Manubrio
La caratteristica curva del manubrio delle bici da corsa ha la finalità di permettere una posizione altamente aerodinamica che garantisca il minor attrito possibile con l’aria.
La posizione che ne viene fuori non è delle più comode, soprattutto quando si deve rimanere in sella molte ore. Alcuni modelli recenti risolvono questo problema montando una seconda coppia di freni sulla parte superiore (piatta) del manubrio. In tal modo sarà possibile mantenere una posizione eretta, meno aerodinamica ma più comoda, avendo al contempo la possibilità di frenare in qualunque momento.
Pedali
Generalmente nelle bici da corsa i pedali prevedono l’aggancio alla scarpa. Questo permette di sfruttare al meglio la forza della pedalata garantendo la spinta anche in fase di ritorno.
Fondamentalmente esistono due tipi di attacchi: il più utilizzato fino ad oggi è il “pedale-look“, che offre un’ampia zona di appoggio permettendo un’ottima spinta, l’inconveniente principale è dato dall’impossibilità di camminare agevolmente.
Il nostro consiglio per il cicloturismo è senza dubbio l’utilizzo del cosiddetto attacco “spd“: modello originariamente applicato alle mountain bike che permette un attacco sicuro ed efficiente e al tempo stesso, grazie al supporto di aggancio interamente incassato nella suola della scarpa, anche una comoda camminata.
Consigli
Riassumiamo in breve i nostri consigli per trasformare la vostra bicicletta da corsa in un ottimo mezzo per i vostri viaggi cicloturistici:
Rivolgetevi a un meccanico di fiducia per farvi montare un portapacchi che sia stabile e capace di sostenere diversi kg;
Montate copertoni spessi anche del 26 o 28: la perdita in termini di attrito è trascurabile rispetto alla sicurezza e solidità.
Montate la “tripla” o il “compact”: i rapporti agili sono fondamentali quando si pedala molti giorni e non si è dei professionisti.
Se possibile montate una seconda coppia di freni sulla parte piatta del manubrio, avrete enormi benefici di posizione e sicurezza.
Non risparmiate sulla sella: la vostra comodità è nelle sue mani, comprate un modello comodo e funzionale.
Se volete usare pedali a sgancio rapido acquistate pedali “spd”: offrono ottime prestazioni e la fondamentale comodità di poter camminare.
Una buon modello di bici da corsa nuova si trova a partire da 700 – 800€.
Se cercate qualcosa di più economico prendetela di seconda mano.
Spesso le loro condizioni sono pari al nuovo considerato che il ciclista cura il proprio mezzo in maniera quasi maniacale. Il prezzo parte dai 200-300€.